“Degnami uno sguardo” parla a chiunque si sia mai sentito invisibile o frainteso”
“Degnami uno sguardo”https://bfan.link/degnami-uno-sguardo è un viaggio musicale intenso che esplora uno dei bisogni più profondi dell’essere umano: essere visti, compresi e accettati nella propria essenza. Attraverso melodie evocative e un testo che colpisce direttamente il cuore, il brano racconta la vulnerabilità nascosta dietro ogni interazione e la ricerca di un’autentica connessione. Con una lirica che esprime il conflitto tra il desiderio di attenzione e la paura del rifiuto, l’artista invita chi ascolta a mostrarsi senza filtri, ricordando che “in un mondo di sguardi fugaci, desideriamo profondamente essere veramente visti.”
“Degnami uno sguardo” parla a chiunque si sia mai sentito invisibile o frainteso. In un’epoca in cui l’apparenza prevale spesso sulla sostanza, questa canzone rappresenta una richiesta di riconoscimento genuino e reciproco.“ L’artista incoraggia l’ascoltatore a riflettere su cosa significhi davvero “vedere” e “essere visti” e a trovare il coraggio di mostrarsi per chi si è davvero, senza paura del giudizio.
“Degnami uno sguardo” non è solo una canzone: è un invito ad aprirsi, a guardare davvero l’altro, e a lasciarsi guardare senza paura. Attraverso questa canzone, Whiteshark ci ricorda che la connessione autentica inizia quando permettiamo agli altri di vedere chi siamo davvero
https://www.eatmusic.it/wp-content/uploads/2024/11/Screenshot-2024-11-17-122058.png556416Nicola Di Diohttps://www.eatmusic.it/wp-content/uploads/2022/02/logo-eat-music_Tavola-disegno-1-300x300.pngNicola Di Dio2024-11-17 11:22:332024-11-17 11:24:35Whiteshark tornano con Degnami uno sguardo
I Whiteshark, il duo urbano più avvincente, pubblicano il loro nuovo brano, “Chi sei?!?”
I Whiteshark, il duo urbano più avvincente, pubblicano il loro nuovo brano, “Chi sei?!?”, prodotto con maestria da Dottor Cream, uno degli artefici del successo planetario di Thoiry RMX.
Il brano è una vera e propria esperienza da vivere, un viaggio sonoro che affascina e cattura sin dalle prime note. I Whiteshark dimostrano ancora una volta la loro versatilità, sposando ritmi accattivanti che si fondono con un’essenza dance senza mai perdere la loro autenticità. Una miscela coinvolgente di emozioni: allegria e introspezione si intrecciano in un testo che parla di relazioni passate, esplorando in maniera leggera ma profonda il tema dell’identità e dell’autoanalisi.
“Con ‘Chi sei?!?’abbiamo voluto trasmettere i nostri pensieri su relazioni passate, senza gravità e con un tocco di vivacità” – raccontano i Whiteshark. “Il brano, con il suo ritmo incalzante, racchiude sia una dolce malinconia che una leggera nostalgia nelle parole.”
La domanda “Ch sei?!?” si apre a molteplici interpretazioni, fungendo da specchio delle diverse sfaccettature della vita. Un’interrogativo che potrebbe riferirsi a individui specifici incontrati lungo il percorso, ma anche a un’auto- riflessione universale, invitando a un esame interiore profondo.
Chi sono i Whiteshark? Il loro nome evoca fame, costanza e determinazione nell’inseguire i propri obiettivi, proprio come lo squalo bianco, uno dei predatori più incisivi della natura, sempre in movimento, sempre in azione. Non solo artisti, ma creatori di una vera e propria comunità: i loro fan, affettuosamente chiamati “Brezis”, si uniscono a loro nella costruzione della “Brezis family”. Daniele Scavetta, noto come “Scave”, e Simone Filipazzi, conosciuto come “Simoroy”, compongono il dinamico duo dei Whiteshark.
https://www.eatmusic.it/wp-content/uploads/2022/08/Whiteshark_orizzontale-4_b.jpg6751200Nicola Di Diohttps://www.eatmusic.it/wp-content/uploads/2022/02/logo-eat-music_Tavola-disegno-1-300x300.pngNicola Di Dio2023-12-12 16:48:152023-12-12 16:48:16I Whiteshark tornano con Chi sei?!?
I Whiteshark tornano con una nuova versione di Long train running, famoso brano dei Doobie Brothers reinterpretato poi da Aax Donnell dei Traks
Lunedi 31 Luglio è uscita la nuova versione di Long Train Running, famoso brano dei Doobie brothers reinterpretato poi da Aax Donnell dei Traks, gruppo musicale che fece un grandissimo successo negli anni 80 grazie alla cover di questo famosissimo brano.
L’idea nasce proprio da Aax Donnell (Componente dei Traks) dopo aver visto una esibizione del duo Whiteshark, rimase colpito a tal punto di proporgli la collaborazione per il 40° anniversario del brano di successo ‘’Long train runnig’’.
Una volta accolta la proposta, il duo Urban Whiteshark, decidono di affidare la produzione del brano al producer Multi Platinum Dr. Cream, Produttore di successi come “Thoiry RMX”
Il brano parla metaforicamente di una vera e propria corsa, lungo il treno, quel treno che non sempre coincide con la destinazione che si vuole raggiungere.
il messaggio che vogliamo fare arrivare ai nostri (Brezis) La nostra fan base, è quello che qualsiasi cosa si presenta d’avanti al proprio percorso, nella vita, bisogna sempre avere la forza di combattere forte e correre dritti per la propria strada come un treno in corsa, senza mai farsi condizionare da nessuno.
L’idea del duo Whiteshark è che anche essendo una versione rivisitata, non doveva perdere quel fascino che la contraddistinta in tutti questi anni, per questo motivo è stata fatta la scelta di tenere il giro di chitarra e il ritornello di Aax Donnell.
“Pernoi aver contribuito alla realizzazione e alla reinterpretazione scrivendo le nostre strofe a questo brano e usando quel giro di chitarra che ha segnato la storia del rock, ci rende orgogliosi, lavorare ad un brano di questo spessore è stato un piccolo sogno che ci porteremo per sempre nel nostro background artistico. ‘’
https://www.eatmusic.it/wp-content/uploads/2022/08/Whiteshark_orizzontale-4_b.jpg6751200Nicola Di Diohttps://www.eatmusic.it/wp-content/uploads/2022/02/logo-eat-music_Tavola-disegno-1-300x300.pngNicola Di Dio2023-08-02 17:06:052023-08-02 17:06:07I Whiteshark omaggiano Long train running
Estratto dall’album Brezis Vol. 1, questo brano è un vero e proprio sfogo, all’interno del quale il duo urban esorta ad agire senza preoccuparsi dei giudizi altrui.
Guardi male è il nuovo brano estratto da “Brezis Vol. 1” (https://bfan.link/brezis-vol1), l’album d’esordio di Daniele Scavetta, in arte “Scave”, e Simone Filipazzi, in arte “Simoroy”, che insieme formano il gruppo “Whiteshark”. Scritto dai Whiteshark, “Brezis Vol. 1” è album incentrato sulla voglia di rivalsa ed è un progetto che prende il nome dallo slang con cui vengono identificati i fan del duo.
“La musica per noi è un insieme di stati d’animo. Vanno esternati tutti e per questo motivo non siamo schematici e ripetitivi. In questo disco – raccontano Scave e Simoroy– abbiamo “sputato” tutto quello che avevamo dentro da tempo, è un disco abbastanza estroverso e siamo felici di condividerlo con i brezis che ci hanno seguito finora e con quelli che ci scopriranno. Starà a loro poi scegliere se essere uno squalo, un brezis o un antibrezis, un delfino!”
“Guardi male” è un brano che affronta il delicato tema del giudizio e soprattutto del pregiudizio che è proprio il giudizio prima dell’esperienza, un giudizio che si basa su informazioni sommarie o addirittura assenti. Secondo una definizione specifica il pregiudizio è “la tendenza a considerare in modo ingiustificatamente sfavorevole le persone che appartengono ad un determinato gruppo sociale che non si limita alle valutazioni rispetto ad un oggetto ma che orientano concretamente all’azione”.
Molto spesso accade che le persone formulino su noi valutazioni mediante un uso minimo di informazioni, a volte anche semplicemente sul “sentito dire” mantenendo questo specifico atteggiamento anche quando l’esperienza riesce poi a dimostrarne l’infondatezza.
Basterebbe cambiare il nostro punto di vista e dare un’accezione positiva al termine pregiudizio e cioè formulando una valutazione positiva dell’altro oppure prima di “giudicare” gli altri dovremmo “giudicare noi stessi”?
Continuiamo ad ascoltare “Guardi male” perché la risposta la possiamo trovare nella musica.
Scave e Simoroy Si conoscono per la prima volta a un contest live di Milano e successivamente si incontrano in uno studio di registrazione a Muggio (MB) per puro caso. Dopo un po’ di featuring reciproci con i nomi d’arte Scave e Simoroy nel 2018 decidono di formare il gruppo WHITESHARK esordendo con un EP di 4 tracce dal titolo “Quanto Basta” condito da due videoclip: “Muovilo” e “Non fa per me”. Successivamente escono vari altri singoli, tra cui “Accelera” in collaborazione con il noto rapper Vacca. Nel frattempo iniziano a girare per l’Italia aprendo eventi importanti come il concerto di Shiva al Carroponte davanti a 3000 persone e partecipando, di recente, alle campagne di sensibilizzazione di Wall Of Dolls, Onlus ideata da Jo Squillo. Brezis Vol. 1, contiene 10 tracce, tra cui i tre singoli usciti nei mesi scorsi: “Stavolta No” (https://backl.ink/147166085), “Non Risponderò” (https://backl.ink/149165865) e “Cachet” (https://www.youtube.com/watch?v=5BH2Jj2Cuqk&t=1s). I due ragazzi della provincia milanese si muovono tra sonorità rap, trap e pop, strizzando l’occhio anche alla dance e al raggaeton.
https://www.eatmusic.it/wp-content/uploads/2022/08/Whiteshark_orizzontale-4_b.jpg6751200Nicola Di Diohttps://www.eatmusic.it/wp-content/uploads/2022/02/logo-eat-music_Tavola-disegno-1-300x300.pngNicola Di Dio2022-10-03 11:09:542022-10-03 11:09:55Whiteshark: Guardi male online il videoclip
Il duo urban pubblica l’album d’esordio Brezis Vol.1
“Brezis Vol. 1” (https://bfan.link/brezis-vol1), èl’album d’esordio del duo urban Whiteshark. Scritto dai Whiteshark, “Brezis Vol. 1” è un progetto che prende il nome dallo slang con cui vengono identificati i fan del duo. L’album, incentrato sulla voglia di rivalsa, contiene 10 tracce, tra cui i tre singoli usciti nei mesi scorsi: “Stavolta No” (https://backl.ink/147166085), “Non Risponderò” (https://backl.ink/149165865) e “Cachet”. I due ragazzi della provincia milanese si muovono tra sonorità rap, trap e pop, strizzando l’occhio anche alla dance e al raggaeton.
Dopo aver ascoltato l’album ho avuto la sensazione che questo vostro progetto contenesse un insieme di emozioni e momenti vissuti nel passato quando vi siete fermati a capire chi foste, poi uno sguardo al futuro per dirci chi volete essere e cosa volete fare ma soprattutto è un album radicato nel presente perché è come se diceste noi ora siamo questi al di là di chi eravamo e di chi saremo ed un primo obiettivo l’abbiamo raggiunto al di là di ciò che ci hanno detto in questo anni.
Scave: “È tanta roba è l’analisi perfetta! In questo disco c’è tanto di quello che abbiamo vissuto. Abbiamo voluto cancellare i fantasmi del passato ad esempio con la canzone “Stavolta no” e “Non risponderò”. Poi c’è il presente perché diciamo: “Noi siamo questi e vogliamo raggiungere un obiettivo e anche se tu ci guardi male ed ogni cosa per te non va bene noi comunque andiamo avanti per la nostra strada!”. Ed ancora quello che diciamo in SisSi “nonostante tutto siamo ancora qui”. Infine questo album strizza l’occhio anche al futuro e cioè al prossimo obiettivo. Quindi l’analisi è veramente bella.”
Proprio sugli obiettivi raggiunti nella canzone “Brezis (No Brezis? Exit!)” cantate di tutta quella gente che è pronta ad acclamare il prossimo solo nei momenti di successo infatti cantate:“Tu dicevi che, ma quando, lo sapevi che, ma quando , sempre presente, ma quando, amici da sempre, ma quando, ma quando, ma quando mai!”
Simoroy: ” Esatto perché la classica persona che dirà sempre “Quel gol lo facevo anche io” ci sarà sempre in ogni ambito. Ci sarà sempre qualcuno che nella vita si sentirà più in alto di te e che vorrà distruggerti e buttarti a terra. Quello che penso è che bisognerebbe essere più onesti con gli altri anche quando si chiede un consiglio.”
Scave: “Quello che cantiamo in questa canzone l’abbiamo vissuto in prima persona perchè, quando le cose andavano bene, molti saltavano e quando le cose non andavano bene non li sentivi più e quindi questa traccia ci è uscita proprio di getto perché abbiamo detto: “Ah si, sei Brezis solo quando vuoi tu?”
Daniele Scavetta, in arte “Scave”, e Simone Filipazzi, in arte “Simoroy”, insieme formano il gruppo “Whiteshark”. Si conoscono per la prima volta a un contest live di Milano e successivamente si rincontrano in uno studio di registrazione a Muggio (MB) per puro caso. Dopo un po’ di featuring reciproci con i nomi d’arte Scave e Simoroy nel 2018 decidono di formare il gruppo Whiteshark esordendo con un EP di 4 tracce dal titolo “Quanto Basta” condito da due videoclip: “Muovilo” e “Non fa per me”. Successivamente escono vari altri singoli, tra cui “Accelera” in collaborazione con il noto rapper Vacca. Nel frattempo iniziano a girare per l’Italia aprendo eventi importanti come il concerto di Shiva al Carroponte davanti a 3000 persone e partecipando, di recente, alle campagne di sensibilizzazione di Wall Of Dolls, Onlus ideata da Jo Squillo. A settembre è uscita “Stavolta No”, la prima traccia del nuovo progetto del duo urban.
Queste tracce raccontano di ciò che avete vissuto voi due insieme come Whiteshark o singolarmente come Scave e Simoroy?
Scave: “Tutte e due, sia a livello di Whiteshark che personale. Quando io scrivo la mia strofa e Simoroy la sua e ci accorgiamo che la traccia è troppo personale la rivediamo insieme per dare la giusta armonia.”
Qual è il filo conduttore di tutte le canzoni dell’album?
Scave: “Questo gruppo è nato perchè sia io che Simoroy, pur essendo la nostra storia personale diversa, avevamo la stessa voglia di rivalsa e la stessa fame quindi su questi aspetti eravamo in sintonia. Sommando le nostre energie abbiamo deciso di dare al duo il nome Whiteshark. Questo album è incentrato sulla nostra voglia di rivalsa e sul toglierci un po’ di sassolini dalle scarpe.”
Il titolo dell’album Brezis Vol.1 ci fa pensare che in futuro ci saranno altri volumi. Avete scelto questo nome come dedica ai vostri fan?
Simoroy: “Esatto, perché se noi abbiamo la possibilità di fare musica lo dobbiamo a tutti coloro i quali ci ascoltano e per questo abbiamo deciso di chiamarlo come la nostra fanbase. Non c’era titolo più adeguato da dare a questo disco.”
L’album si chiude con il brano “Il titolo sceglilo tu”, perchè questa scelta?
Simoroy: “Con questa traccia abbiamo detto a tutti coloro i quali ascoltano il brano di scegliere il titolo che più piace perché chiamarlo Netflix, visti i riferimenti nel testo, sarebbe stato troppo banale. Questo ci permette di organizzare anche delle challenge sui social, quindi per essere più originali abbiamo deciso di chiamarla così in modo che ognuno sia poi libero di creare il proprio film.”
Dove nasce l’ispirazione dei vostri testi?
Simoroy: “Quando si soffre e si vivono le situazioni in prima persona i testi li senti maggiormente. Quando li scrivi perché senti qualcun altro raccontare delle situazioni vissute, le puoi solo interpretare. Più vivi, più subisci, più emozioni provi e più sei in grado di descrivere quello che senti in quel momento particolare. È bello quando chi ascolta l’album ci descrive le proprie sensazioni perché come artista pensi che quello che hai scritto sia arrivato e che sia stato colto quello che tu volevi dire. Oggigiorno sono pochi quelli che si soffermano sui testi perché si pensa solo a vedere se si ha il rolex o la cintura di Louis Vuitton e se fai le stories.”
Scave:“Durante il lockdown è stato difficile scrivere canzoni anche se in quel periodo abbiamo progettato come far uscire l’album visto che era già finito. A livello di scrittura di nuovi testi, non potendo vivere, abbiamo avuto molta difficoltà perché noi scriviamo quello che viviamo. Invece in questi ultimi dieci giorni abbiamo scritto l’equivalente di due dischi ed è uscito tutto di getto.”
Cosa state progettando questa estate?
Scave: “Il live è la cosa a cui ci teniamo di più. Ci piace fare questo paragone calcistico e cioè quando sei in studio di registrazione è come se fossi sul 2-2 e poi il live è il 3-2 ai supplementari. Sul live curiamo tutti i dettagli coinvolgendo molto il pubblico dimostrando tutto l’affetto che proviamo nei confronti dei nostri Brezis.”
Di seguito la tracklist:
Intro
Stavolta No
Non Risponderò
Cachet
No Cash No Party
Guardi Male
Brezis (No Brezis? Exit!)
Me Lui Noi
SIsSI
Il Titolo Sceglilo Tu
Intro (start) È la traccia che apre il disco, una presentazione che evidenzia subito l’approccio e la determinazione caratteristica delle tracce successive. Stavolta no Attraverso la seconda traccia si può notare una sorta di autoanalisi. I Whiteshark questa volta vogliono giocarsi bene le carte e non schiantarsi, convincendo prima loro stessi e poi gli altri. Non risponderò La terza traccia rimane ancora sulla scia riflessiva della traccia precedente e in particolare racconta come i rapporti velenosi possano portare ad autodistruggersi se non si ha il coraggio di agire e reagire. Cachet In questo brano cambia completamente il mood: testo diretto, provocatorio, dove esce fuori tutta la voglia di emergere e trasformare la musica in un lavoro. No cash no party Qui c’è una piccola denuncia sociale, ovvero la triste verità che gira tutto intorno ai soldi. Guardi male Questo brano è un vero e proprio sfogo, all’interno del quale i Whiteshark esortano ad agire senza preoccuparsi dei giudizi altrui. Brezis (No Brezis?Exit!) Brano che ha il titolo del disco. I BREZIS sono tutti i fan dei Whiteshark, tutte le persone che si rivedono nella loro musica e nei loro testi. È un invito anche per gli haters e per tutti quelli che hanno pregiudizi a non ascoltarli e ad uscire dalla Brezis Family – No Brezis? Exit! Me, lui, noi Traccia contro gli ANTIBREZIS, con l’intento di rafforzare la realtà che i due ragazzi stanno costruendo, ovvero la “Brezis Family”. SisSi La penultima traccia è puro fuoco, dove viene rimarcato il fatto che nonostante tutto quello che i ragazzi hanno passato, lottano ancora come squali bianchi. Il titolo sceglilo tu Nell’ultima traccia viene preso Netflix come ispirazione. Due strofe due con prospettive diverse: la prima parla di un rapporto di coppia da film, la seconda di quanto, a causa del troppo abuso di Netflix, si sia complicato il rapporto sociale. Ogni ascoltatore avrà una visione soggettiva del brano, da cui il titolo.
https://www.eatmusic.it/wp-content/uploads/2022/08/Whiteshark_orizzontale-4_b.jpg6751200Nicola Di Diohttps://www.eatmusic.it/wp-content/uploads/2022/02/logo-eat-music_Tavola-disegno-1-300x300.pngNicola Di Dio2022-08-01 18:48:092022-08-01 20:23:19Un album di rivalsa per i Whiteshark
Cachet è il nuovo brano del duo urban della provincia milanese
Dopo aver scacciato via i fantasmi del passato con i due brani precedenti, “Stavolta No” (https://backl.ink/147166085) e “Non Risponderò” (https://backl.ink/149165865), i due squali, attraverso questo nuovo singolo dal titolo metaforico “Cachet”, vogliono sbranare il futuro e trasformare la loro più grande passione in un lavoro vero e proprio.
I Whiteshark, il cui nome deriva dalla fame, dalla costanza e dalla determinazione con cui inseguono i loro obiettivi perché lo “squalo bianco”, uno dei predatori più forti al mondo, non dorme mai, sono Daniele Scavetta, in arte “Scave”, e Simone Filipazzi, in arte “Simoroy”. Si conoscono per la prima volta a un contest live di Milano e successivamente si rincontrano in uno studio di registrazione a Muggio (MB) per puro caso. Dopo un po’ di featuring reciproci con i nomi d’arte Scave e Simoroy nel 2018 decidono di formare il gruppo Whiteshark esordendo con un EP di 4 tracce dal titolo “Quanto Basta” condito da due videoclip: “Muovilo” e “Non fa per me”. Successivamente escono vari altri singoli, tra cui “Accelera” in collaborazione con il noto rapper Vacca. Nel frattempo iniziano a girare per la Lombardia aprendo eventi importanti come il concerto di Shiva al Carroponte davanti a 3000 persone.
Cachet è la vostra nuova canzone, qual è il messaggio contenuto?
Scave: “Cachet è una metafora, volevamo dire alle persone che i soldi sono dei mezzi non un fine e l’abbiamo scelto anche perché, magari qualcuno, arrivato al ritornello, si aspetta la solita cosa e cioè che si parli di soldi mentre nel testo c’è molto di più. L’abbiamo volutamente fare con molta provocazione per smuovere un po’ quelle persone che ogni giorno hanno il timore di inseguire i propri sogni perché temono il giudizio delle persone e della propria famiglia, quindi il messaggio è: Andate a prendere il vostro cachet! Nel senso andate a prendere il vostro sogno.”
Simoroy:“Cachet quindi è una metafora simpatica e allo stesso tempo provocatoria. Vuol dire impegnarsi per arrivare a fare un cachet cioè arrivare nella vita a fare quello che voglio. Nelle nostre canzoni c’è sempre un messaggio.”
Infatti nel testo cantate “fatturare senza fare un cazzo mi incoraggia” proprio inteso come guadagnare facendo un lavoro che mi piace!
Simoroy:“Ti ringrazio perchè sei uno dei pochi che ha capito la punchline che ho scritto nella strofa, quindi ti ringrazio tantissimo perché quando scrivo, Scave lo sa benissimo, io sono molto complicato e diretto e quando non si ascolta bene ciò che è stato scritto può essere interpretato in modo provocatorio e come tu l’hai interpretato mi incoraggia a scrivere in questo modo.”
Scave: “Qualcuno potrebbe interpretarla anche come: “Vedi c’è chi non fa niente e guadagna, io devo lavorare molto e guadagnare la metà di quello che non fa niente!” Si può interpretare in tanti modi e questo è il bello delle canzoni. Quanto ci piacciono queste interviste dove si analizzano i testi delle canzoni! In Cachet si parla di ragazzi che vogliono arrivare a fare i money non che li hanno già quindi chi ascolta questa canzone e magari ha un sogno nel cassetto da realizzare è invogliato a raggiungere il proprio sogno.”
Simoroy: “Certo, è un dare forza a tutte quelle persone che vorrebbero mettersi in gioco ma non riescono perché magari gli manca la fiducia, propria o di qualcuno che hanno vicino.”
Scave:“Troppo facile dire: “Ho fatto i soldi, ma cosa si comunica ad un ragazzino?” Spiega perché e come hai fatto soldi, spiega le esperienze. Nelle nostre canzoni ci sarà sempre un contenuto che invogli chi l’ascolta al raggiungere il proprio obiettivo”
È il raccontare il come, il raccontare la vostra esperienza che può trasmettere all’ascoltatore il coraggio di fare quello che avrebbe sempre voluto e che ancora non ha fatto.
Scave:“Esatto e riesci a far trovare anche la chiave per realizzarsi. Ad esempio in “Non risponderò” si dice che non è facile abbandonare un rapporto quando sei legato ad una persona però magari a qualche ragazzo che l’ha ascoltata ha dato l’imput per dire basta.”
Simoroy:“In DM infatti ci hanno ringraziato tanti brezis, ci hanno scritto che proprio grazie a questa canzone sono riusciti a superare un rapporto con un amico che l’ha tradito o con la fidanzata. “Non risponderò” è anche un modo di dire: Basta rispondere a quelle persone che ti danneggiano o che ti fanno stare male!”
I Whiteshark hanno iniziato a identificare i loro fan con lo slang “Brezis“, un nome nato quasi per caso durante una serata e insieme a loro stanno costruendo la “Brezis family”.
Simoroy prima ha detto Brezis. Chi sono i Brezis e come è nato questo nome?
Scave: “I Brezis sono tutti coloro che ci supportano, stiamo costruendo la Brezis family e il nome è nato proprio per caso e poi con il tempo abbiamo visto che funzionava.”
Simoroy:“Il nome Brezis è nato una sera in discoteca, c’era una persona che parlava con i suoi amici e noi eravamo lì con loro dopo la nostra esibizione e mentre parlava sentiamo un termine tipo brezis. A quel punto io e Scave ci siamo guardati ed abbiamo iniziato a usarlo. Da quel momento in poi un nostro fan per noi è un brezis. Noi siamo sempre in contatto con loro, ci piace restare in contatto con loro e li invitiamo anche in studio quando possiamo.”
Sicuramente avete altri progetti futuri che però non potete dire giusto (rido)?
Simoroy:“Ti dico che ieri ero in studio e quando ho aperto la cartella Whiteshark il computer si è bloccato. È talmente pieno che si è bloccato (ride).“
Scave: “Dobbiamo capire le mosse da fare. C’è tanto materiale e dobbiamo capire quali saranno le nostre prossime mosse.”
CACHET
Sto pensando a come fare money, e poi penso a come spenderli (spenderli)
ma per ora in mano solo sogni, con la speranza di riaccenderli (accenderli)
se cambierà io me lo chiedo tutti i giorni, non ho mai smesso io di crederci (crederci)
fiamme riflesse nei miei occhi, con lacrime di gioia spegnerli (spegnerli)
voglio arrivare al punto di dire domani mi sveglio più tardi
rilassarmi in acqua, cuba libre in spiaggia, fatturare senza fare un cazzo mi incoraggia
ieri pagavo per ballare, ora che pagano per farmi cantare.. nullatenente.. stella nascente..
vuoi la star dentro al locale, “super me”, dicono che più spacco tu parli di me
rosichi come criceti che corrono sopra la ruota Hamtaro
lancio palline di coca da sopra una Murcielago
gli stessi pezzenti raccolgono e mettono in tasca Doraemon
per guadagnare dovevo rimboccarmi le maniche (uh uh)
ma spesso indossavo una t-shirt a maniche corte (su su su)
aggiungi qualche zero a quel bonifico
millecento come stipe mi sembra misero
Penso a vivere oggi, non penso a ieri, studio il domani
anche se cambio, qua non cambia quindi è inutile che allunghi le mani
voglio alzare il livello, sempre sul più bello finisce finisco nei guai (ahi)
da sotto zero, corro, credo,inseguo, lotto, spero…
fatica come questa pussy che prima attende il tuo arrivo come puta al benzinaio
ma poi un cazzo,sfaso, fuoco nella benza, ti immagino a pecora si per tirarti un calcio
ogni schiaffo morale, sarà uno schiaffo sul culo
pussy ti farò godere senza usarlo, ogni minuto dovrai pagarlo
anche se il mio cachet è un po più di prima,
anche se contemporaneamente ho più di una figa
non sono soddisfatto, prendo il joystick in mano
guido il mio destino ma non l’ho capito sbando pensando ad altro
grazie ai sacrifici miei, dopo questo show, nella notte FKS lascia la fattura
“Whiteshark” San Paganin, metti in mano al portafoglio e stronzo pagaci
in assegno o contanti, vedi te, anche in nero “black”, basta che tu paghi “man”
per la soluzione chiedi a “Fibra”, al tuo funerale porto rose nere “Gue”
mentre “Grido” fumo e malinconia, tu mi stai sul cazzo sincerità “Arisa”
Mosè apri le acque, a mio pa chiuserò i rubinetti
voi giorno di paga ogni fine settimana io nada
ricordo (ricordo) guardavi con occhi diversi, soffrivo lo stress stanco come Velvet
ora voglio quello che mi spetta, attenti all’esplosione perchè sarà tremenda
neanche coi fagioli di balzar ti riprendi in fretta, start è ora della vendetta
champagne.. si quello che vedrai fra, ma non berrai mai ad ogni mia festa
vi saluterò dai social, frate clicca pure disslike io penso a come fare..
Sto pensando a come fare money, e poi penso a come spenderli (spenderli)
ma per ora in mano solo sogni, con la speranza di riaccenderli (accenderli)
se cambierà io me lo chiedo tutti i giorni, non ho mai smesso io di crederci (crederci)
fiamme riflesse nei miei occhi, con lacrime di gioia spegnerli (spegnerli)
Crediti del brano:
Eseguito da: Whiteshark
Scritto da: Daniele Scavetta, Simone Filipazzi, Diego Vettraino
Prodotto da: Drillionaire (ghost)
Origini: Sounds Good
Crediti foto:
Edoardo Novati
https://www.eatmusic.it/wp-content/uploads/2022/04/Whiteshark_Cachet_3_ph-Edoardo-Novati_b.jpg10001000Nicola Di Diohttps://www.eatmusic.it/wp-content/uploads/2022/02/logo-eat-music_Tavola-disegno-1-300x300.pngNicola Di Dio2022-04-23 16:36:522022-04-23 16:52:46Whiteshark:"È giunto il momento di riaccendere i nostri sogni!"
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