Danu:”Kenshiro è un percorso interiore per arrivare a stare bene con se stessi”
Il nuovo brano del cantautore toscano, già disponibile in digitale e sulle piattaforme streaming
Dopo il grande successo ottenuto nel corso del 2021, Danu, nome d’arte di Daniele Nunziata, torna con “Kenshiro”, il nuovo brano del cantautore toscano, già disponibile in digitale e sulle piattaforme streaming (https://ada.lnk.to/kenshiro).
Daniele Nunziata, in arte Danu, nasce a Empoli nel 1995. Il suo percorso artistico è un po’ atipico: da sempre grande appassionato e ascoltatore di musica, inizia a scrivere e comporre circa tre anni fa, dopo essersi trasferito a Milano a laurearsi in Ingegneria del Suono al Sae Institute. Per DANU la musica è una valvola di sfogo che gli permette di esprimere i suoi stati d’animo. Danu non si identifica in un solo genere, ama spaziare e dimostrare di saper dare varietà al suo progetto artistico. Urgenza, necessità e spontaneità sono gli elementi essenziali dei suoi testi; la sua scrittura, infatti, è molto personale e autobiografica. Nel 2020 pubblica i suoi primi singoli “Vieni fuori con me” e “La tua ultima poesia”. Nel 2021 pubblica i brani “Deliveroo” ed “È stato bello” singolo che gli permette di farsi notare e ampliare il suo pubblico, e con cui riesce a totalizzare oltre 1 milione di ascolti su Spotify in otto mesi. Entra per due volte in Top Viral 50 e viene inserito in alcune delle playlist più influenti di Spotify, come Indie Italia, Generazione Z, Indie Triste e Scuola Indie. Sempre nello stesso anno, pubblica il suo ultimo brano “Occhi rossi” in collaborazione con Still Charles, inserito nella playlist Sanguegiovane.
“Kenshiro”, scritto dallo stesso cantautore Daniele Nunziata e composto da Pietro Celona, produttore del brano, è un brano indie-pop in cui la produzione lo-fi si sposa a melodie pop, con cui l’artista, paragonandosi all’eroe manga Kenshiro, mette a nudo sé stesso e le proprie emozioni.
Il brano, mixato e masterizzato da Jesse Germanò (Jedi Sound Studio) e distribuito da ADA Music, descrive gli stadi emotivi di una persona in seguito alla fine di una relazione sentimentale. Il testo inizia con un ricordo, continua con l’ammissione di una colpa, l’insicurezza e i dubbi di non sapere che direzione prendere, per concludersi, poi, con un messaggio di speranza: è necessario “tuffarsi nel deserto”, una realtà che spaventa e dopo averla superata sarà possibile trovare “un fiore che nessuno ha mai scoperto”.
Perché proprio questo titolo “Kenshiro” e qual è il messaggio contenuto nella canzone?
“Il messaggio racchiuso nel brano è il riuscire a prendere atto dei propri sbagli e di combattere i nostri mostri cercando di essere felici con noi stessi anche se non tutto è andato bene e da qui appunto la scelta di raffigurare il protagonista della canzone come Kenshiro, come un combattente. Nello specifico nella canzone parlo della fine di una relazione anche se ognuno può rivedere qualsiasi parte della propria vita. Il brano parte con dei ricordi di questa relazione, continua nel ritornello con delle colpe che mi assumo ed infine un messaggio di speranza nel futuro parlando del deserto e del trovarci un fiore usati come metafora di un attraversare ed uscire da un periodo di sconforto. Kenshiro è un percorso interiore che parte dai ricordi ed arrivare ad una presa di coscienza per stare bene con se stessi.”
Perché quando ti perdi in un deserto dopo un iniziale periodo di smarrimento poi ti guardi intorno ed inizi a pensare ed ascoltarti e riesci quindi a vedere quanto di bello c’è intorno, possiamo dire che è una propria rinascita.
“Esatto il bello di perdersi è proprio che poi riesci a percorrere strade diverse che prima non avresti percorso se non ti fossi perduto e quando hai a che fare con nuove esperienze, queste ti cambiano e ti fanno crescere facendoti diventare una persona migliore se ovviemente riesci a viverle positivamente.”
In generale come nascono le tue canzoni?
“Io ho iniziato a scrivere come sfogo raccontando esperienze vissute e poi piano piano la scrittura è diventata automatica. Bastano anche degli spunti per scrivere un testo su storie inventate, ispirate anche da un viaggio, da un film o da una serie tv vista. Occhi rossi, che è la canzone uscita prima di Kenshiro, l’ho scritta di ritorno da una vacanza con degli amici a Napoli. Principalmente quello che cerco di fare è parlare di me.”
Quali sono i tuoi progetti futuri?
“E’ pronto il mio nuovo brano dai toni più estivi mantenendo sempre l’idea di trasmettere sempre un messaggio e poi piano piano l’obiettivo è un album. Devo solo capire se da indipendente o avvicinandomi ad una etichetta discografica, sicuramente un team alle spalle mi aiuterebbe a compiere uno step in piu. Oggi escono tantissime canzoni tutti i giorni e se non sei un artista già affermato far uscire un album potrebbe significare bruciare dieci canzoni tutte insieme.”