Ester Cesile: In Honey canto l’amore consapevole
Honey è il nuovo singolo di Ester Cesile, disponibile in tutti i digital store.
Honey è il nuovo singolo di Ester Cesile, disponibile in tutti i digital store, distribuito da Believe e prodotto presso il Purple mix studio da Walter Babbini.
Ester Cesile, cantautrice italiana nata nel ’97, desidera che le sue canzoni, che lei definisce lettere d’amore, vengano lette e ascoltate come delle vere e proprie confessioni. Honey, così come Ragazza Triste e Cento Lettere, anticipa il suo nuovo album. Se in Cento Lettere Ester, ci ha regalato l’illusione dell’amore romantico, in questi nuovi singoli sembra avere una concezione dell’amore molto più consapevole
Qual è il significato di Honey?
“Honey è un brano che, insieme a “Ragazza triste”, anticipa il mio nuovo album. L’anno scorso, ad aprile, ho pubblicato il mio precedente album “Cento lettere” e in quell’album la mia visione dell’amore era molto più romantica invece, in quello nuovo, avrò una visione dell’amore più consapevole partendo proprio da ciò che ho vissuto. In Honey ho deciso di raccontare una di quelle storie che si sceglie di vivere senza pensare alle conseguenze, libera da obblighi e doveri. In Honey, rispetto alle altre mie canzoni, mi sono concentrata più sul lato descrittivo che poetico, infatti descrivo la stanza e quello che facevo nella stanza, le sensazioni che provavo e tutto questo per rendere immortali quei momenti.”
In Honey traspare la tua consapevolezza, dove l’hai cercata?
“Tutto quello che cerco l’ho trovato in me stessa ed ho capito quello che in realtà non voglio da una relazione. Una storia d’amore che racconto in una canzone può far riferimento, ad esempio, a quando avevo quindici anni ed oggi l’amore viaggia su lunghezze d’onda differenti rispetto a prima. Quando sei adolescente non sei pienamente consapevole di ciò che accadrà nella vita e quindi scegliamo una persona per vivere il momento. Poi con il passaggio all’età adulta e con la consapevolezza raggiunta dei nostri obiettivi ed ideali, si sceglie una persona che ci segua per quello che siamo.”
In Ragazza triste fai un paragone tra bellezza e tristezza, canti “sei stata benedetta dalla bellezza e dalla tristezza”. Perché benedetta dalla tristezza?
“Io sono una persona molto empatica, quello che succede ad un’altra persona lo vivo in modo forte e questo tende a rendermi una persona triste. Questa tristezza mi porta a vedere il lato positivo degli eventi perché quando siamo consapevoli della nostra tristezza sappiamo cosa non vogliamo e impariamo a superare le difficoltà. La felicità è un concetto relativo perché, ad esempio, io posso essere felice se esco a comprare una pizza mentre un altro se compra un mazzo di fiori.”
Qual è l’obiettivo del tuo album?
“Io sono partita dall’idea di voler racchiudere le mie storie in un concept album per rendere bella l’estetica della perdita dell’amore in modo tale che, con il tempo, ci siano persone che riescano a rivedere nelle mie canzoni ciò che stanno vivendo perché la perdita dell’amore è ciò che accomuna tutti in qualsiasi secolo. Parlare delle mie canzoni è come mettersi a nudo di nuovo, perché già in fase di scrittura si riporta a galla ciò che abbiamo vissuto. Attualmente stiamo scegliendo gli altri singoli che faranno parte dell’album.”
Progetti futuri oltre l’album?
“Sto lavorando ad un evento di presentazione dell’album quando uscirà ed in più stiamo lavorando ad altri live in giro per l’Italia tra Roma e Milano.”