SWCH: “In Reset affronto il disagio digitale”
Il nuovo brano del cantautore, polistrumentista e produttore anticipa il concept elettronico “Meta-morfosi”.
È in radio e in digitale “Reset” (https://fanlink.to/swchreset), il nuovo brano del cantautore, polistrumentista e produttore SWCH, presentato in anteprima sul palco del Primo Maggio Bologna, che anticipa il concept elettronico “Meta-morfosi”.
SWCH, nome d’arte di Rod Mannara, è un cantautore, chitarrista, polistrumentista, produttore artistico e discografico nato a Grottaglie (TA) ma bolognese d’adozione. Partecipa al 59° festival di Sanremo nella categoria Web classificandosi terzo su oltre 1000 artisti. Partecipa a diverse trasmissioni televisive come Amici e X-Factor, in trasmissioni Rai e su Sky e collabora con diversi produttori importanti come Diego Calvetti, Diego Quaglia e con il team di Up-Music composto da Kikko Palmosi e Sabatino Salvati. Collabora con diversi artisti quali Enrico Greppi “Erriquez” della Bandabardò e i Radio Lausberg e suona con Ricky Portera al concertone del Primo Maggio a Bologna. Ha collaborato anche con l’organizzazione del Primo Maggio di Roma per 3 anni intervistando i cantanti dietro le quinte. Ha all’attivo numerosissimi concerti in tutta Italia e attualmente lavora come discografico nel ramo MegaDischi dell’etichetta PMS Studio.
Reset è stato scritto, arrangiato e mixato dallo stesso Mannara e prodotto da Raffaele Montanari, “Reset” è il primo tassello di un concept sperimentale di SWCH. Parla della “goccia che fa traboccare il vaso”, di tutto ciò che svela, in maniera cruda, la realtà. Il cantautore affronta il disagio digitale, le scelte involontarie, i comportamenti stereotipati: tutto ciò che non è dentro di noi ma che non facciamo altro che manifestare all’esterno. L’unica soluzione è il cambiamento-non cambiamento: ritornare al sé originale.
Qual è il messaggio contenuto in Reset?
“Il messaggio è che bisogna avere coraggio di ricominciare, perché ricominciare è la cosa più difficile che possa esistere perché devi smontare tutta l’impalcatura di te stesso. Nel momento che ti rendi conto che stai passando dall’altra parte comprendi l’importanza di alcune scelte che hai fatto. Sognavo di miscelare un’opera più ampia a delle argomentazioni più complesse: la vita, la felicità, l’accettazione del sé, il mettersi in discussione, il cambiamento come strumento migliorativo delle proprie vite. Reset è il primo tassello, il punto di ripristino dal quale ripartire. Il miscelare suoni elettronici con la mia formazione classica e rock, poi, mi ha fornito quel lato godurioso che è proprio dell’idillio della creazione».
Nella canzone canti di voler elencare le criticità su un foglio elettronico e di scoprire cosa pensa di te la gente reale e quella su Google.
“È proprio nel momento in cui le metti per iscritto che i tuoi pensieri si fanno vivi. La difficoltà è proprio riuscire a distinguere quella che è l’identità digitale da quello che si è davvero, spesso le due figure tendono a confondersi. L’essere e l’apparire diventano tutt’uno e questo non va bene. Uno appare perché è.“
Quanto di autobiografico c’è in questa canzone, è un tuo personale Reset?
“A livello personale io sono a metà strada di questo percorso e parlando con la gente vedo che è un desiderio comune ed allo stesso tempo un malessere generale. Magari in tempi migliori la gente non si interroga sul perché ma si concentra a godersi il momento. Magari molte persone non faranno mai questo percorso e sono comunque felici. Compito degli artisti è gettare l’amo, accendere la lampadina e dare motivo di discussione così chi è in cerca dei perché si può sfamare come vuole.”
Questo brano si inserisce in un progetto più grande, un concept album, cosa ci puoi raccontare?
“Reset, fa parte di un concept album dal nome Meta-Morfosi ed essendo un concept album le canzoni hanno un fil rouge costante ed anche visualizzabile. Un percorso che si compie e durante il quale si incontrano delle difficoltà e alla fine si riesce ad arrivare a quella che è l’ultima traccia, che si chiama Lux, intesa anche come libertà. I testi delle mie canzoni sono come degli Easter Eggs, li scopri solo quando decidi di aprirli.”
Meta-Morfosi scritto in questo modo perché richiama sempre il mondo di Google?
“Esatto l’intento è proprio quello, è ciò a cui stiamo andando incontro. Si parla quindi del Meta, delle realtà alternative, è un gettare le basi a quello che potrebbe essere davvero un Matrix reale, anche se io personalmente dubito fortemente perchè: “Come puoi sostituire un abbraccio?” Oggi però non si può dare niente per scontato, sembra che alla gente piaccia davvero di tutto.”
https://www.facebook.com/RodMannara – https://www.instagram.com/swch_rod.music/
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