Ida Altrove: L’imperfezione tonalizza la vita
Ragazza a modo è il nuovo singolo di Ida Altrove feat. Fabrizio Bosso
Ragazza a modo è il nuovo singolo di Ida Altrove feat. Fabrizio Bosso ed è già disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica
Ida Scarlato, in arte Ida Altrove, si avvicina alla musica sin da piccola, partecipando a vari concorsi canori e masterclass di formazione musicale. Consegue il triennio di Canto Jazz presso il Conservatorio di Cosenza ed è prossima al compimento del secondo livello. L’artista fa parte della squadra di RC Voce Produzione diretta da Cecilia Cesario e Rosario Canale nella quale studia da un anno.
“Ragazza a modo”, brano prodotto da Core e distribuito da Sony Music Italy, descrive una ragazza che ha una doppia personalità: una fragile e un’altra più spavalda e irriverente. Il singolo, con contaminazioni jazz e il featuring di Fabrizio Bosso, vuole rimandare anche ad un riferimento di una “ragazza a modo”, oltre che per i modi di fare anche per i “modi” delle scale musicali caratteristiche della teoria jazz come anche nel passaggio testuale cambia subito quel tono.
La canzone racconta di una relazione nascosta nella quale la ragazza non trova più il suo posto e nel ritornello parla di un cuore rotto in maniera molto allusiva proprio per continuare e sottolineare questa duplice personalità. “Sei la piega imperfetta che prende la vita perfetta di una ragazza a modo” è il fulcro di un testo che vuole far comprendere che quasi sempre sono le imperfezioni a farci innamorare e renderci perfetti.
Ascoltando la canzone ho percepito una presa di coscienza, canti “mi hai rotto il cuore” e “cambia subito quel tono.” È il momento nel quale si arriva finalmente a vedere che l’altro ci ha feriti e ci ha fatto del male. Riusciamo a vedere ciò che non volevamo vedere.
“Si esatto, racconto di una persona stanca di dover vivere una relazione in un modo che non gli piace più e quindi prende consapevolezza di voler cambiare vita perché le si è rotta il cuore e anche le scatole (ride). Hai interpretato esattamente l’intento con il quale ho scritto la canzone ed è bello ascoltare i pareri di altre persone perché magari ci trovano aspetti diversi da quelli pensati da me durante la scrittura del testo. Una canzone raggiunge la sua completezza nel momento in cui viene condivisa con il pubblico, se rimanesse nella camera dove l’hai scritta le mancherebbe sempre qualcosa.”
Nella canzone canti “Sei la piega imperfetta che prende la vita perfetta di una ragazza a modo.” Noi cerchiamo sempre di raggiungere la perfezione ed invece la nostra unicità risiede proprio nelle nostre imperfezioni. La perfezione è trovarsi fermi in un luogo di cristallo nel quale un minimo movimento rischia di incrinare tutto. La perfezione la vedo come staticità e l’imperfezione come movimento.
“Si esatto, l’imperfezione è quella sfumatura che tonalizza la vita di ognuno di noi e la compostezza di questa ragazza, che canto nel brano, viene stravolta da una imperfezione che è ciò che cambia tutto. L’immagine che hai dato di questo movimento è bellissima perchè il più delle volte le opere d’arte che siano canzoni, poesie, libri o quadri vengono sempre fuori da momenti di frattura, di movimento e non quando sei fermo, anche se poi fermi in realtà non stiamo mai e questo movimento ci porta a creare. Ogni tanto c’è bisogno di fare delle pause ed anche se fermi, dentro di noi, stiamo sempre macinando dei pensieri che poi si concretizzano.”
Questa canzone nasce da un’esperienza personale, hai immaginato sensazioni ed emozioni o è il racconto di una storia che hai ascoltato?
“Nelle canzoni c’è sempre qualcosa della vita, in passato mi è capitato di vivere una situazione simile a quella che racconto nella canzone anche se, nel momento nel quale l’ho scritta, non pensavo ad un episodio preciso ma ad uno stato d’animo. È nata in modo molto spontaneo mentre ero in movimento in casa ed ho iniziato a canticchiare il ritornello poi, in un secondo momento, mi sono messa al piano per definire la struttura.”
La collaborazione con Fabrizio Bosso com’è nata?
“Dopo aver scritto il testo ed abbozzato un arrangiamento, l’ho portata al mio produttore facendo una richiesta ben precisa, desideravo che nella canzone ci fosse una tromba con una parte strumentale importante e scherzando ho azzardato il nome di Fabrizio Bosso, che già conoscevo artisticamente avendo ascoltato più volte i suoi concerti. Poi, due persone con le quali collaboro, Cecilia Cesario e Rosario Canale hanno fatto in modo di poter realizzare questo mio sogno e adesso sono felice e grata perchè non avrei mai immaginato di condividere questa canzone con Bosso che è un punto di riferimento per tutti gli appassionati di jazz e per tutti i musicisti.”
Questo “altrove” del tuo nome d’arte dov’è, è un luogo al di là del tempo e dello spazio?
“Altrove è una parola che mi ha sempre affascinato tanto da accostarlo al mio nome sin dall’adolescenza, sin dai primi video su Youtube. Mi piace l’immagine che evoca nella mente quando pronuncio quella parola, è quella ricerca che io posso fare altrove, in un posto che può essere lontano ma che in realtà è dentro di me, è quel movimento che posso fare all’interno di me.”
Quali sono i tuoi progetti futuri?
“Continuo a scrivere perché, essendo una cantautrice, la scrittura è anche una sorta di terapia e di spontaneo che arriva durante la giornata. Ho già avuto modo di far ascoltare questa canzone nei miei concerti e durante questa estate continuerò a suonarla e poi spero di continuare a produrre qualcosa che mi renda felice così come è stato per Ragazza a modo.”
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