Hanami: Gioco a carte scoperte col destino

Hanami: Gioco a carte scoperte col destino

Nel singolo Giocare e basta, una dolce ballata pop, la cantautrice parla a se stessa, raccontando la nostalgia dell’infanzia.

“Giocare e basta” è il brano di Hanami disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali.

Hanami è Giulia Guerra, cantautrice pop di 22 anni proveniente da Ferrara. Dopo un’esperienza come cantante della band Nameless, con la quale ha partecipato a Sanremo Giovani e ad importanti eventi come Deejay On Stage, Deejay On Ice, Capitalent, Webnotte Kolossal, Fiat Music, Festival Show e CampusBand, Giulia sente la necessità di intraprendere un percorso più personale, da artista solista. Nel Luglio 2022 firma il suo primo contratto discografico con Isola degli Artisti e pubblica il suo primo Ep “Indisponibile all’Amore”, anticipato dai singoli “Cado mi rialzo”, “Yin e Yang” e “Punto e a capo”. Il 14 ottobre pubblica “Mi torni in mente”, primo singolo estratto dal suo nuovo progetto discografico attualmente in lavorazione. 

“Giocare e basta” è una dolce ballata pop nella quale la cantautrice parla a se stessa, raccontando la nostalgia dell’infanzia. Quando i pensieri erano leggeri ed erano lontani i momenti in cui la vita ti presentava ostacoli e preoccupazioni. Quando tutto era innocente, senza competizione o malizia e le piccole cose, erano quelle più belle.

Il pezzo, come i brani precedenti di Hanami, è presente nelle playlist New Music Friday Italia, Indie Italia e Scuola Indie di Spotify oltre che in Novità Indie Italiano, Novità Pop Italia, I Am Woman e Novità del momento di Amazon Music.

Il testo della tua canzone, Giocare e basta, lascia spazio a diverse interpretazioni. Quel “Mi manchi tu” che canti nel ritornello può essere rivolto ad una persona o a se stessi; io l’ho interpretato come la spensieratezza, nel senso che mi manca quella spensieratezza tipica dell’infanzia.

“Si esatto, la canzone è un richiamo all’infanzia, a quella spensieratezza che avevo anche se, come dici tu, nel ritornello ci puoi vedere un amore o una persona cara che non c’è più. Infatti anche la copertina del singolo richiama proprio la spensieratezza dell’infanzia. Il bello della musica è proprio la libera interpretazione perché ognuno può vederci quello che meglio crede e vivere le emozioni che la canzone stessa provoca. Ad esempio io sono la prima che cerca nelle canzoni quello che in quel momento sto vivendo come accade nei momenti di amori tristi.”

Hai appena parlato di momenti tristi, amore e ricerca delle risposte nelle canzoni. Come mai secondo te la tristezza è uno dei canali maggiori che inducono poi un artista a scrivere, sembra aprire le porte dell’anima?

“Io tendo principalmente a scrivere quando sono triste e se ci pensi la felicità quando c’è è un attimo invece la tristezza, paradossalmente, la trascini per giorni e mesi. Durante il corso di una vita i momenti di felicità sono meno rispetto ad altre emozioni come la tristezza o la rabbia. Sai perché penso siamo più tristi che felici? Perché noi tendiamo a non accontentarci mai, anche quando riusciamo ad avere quello che desideriamo da tantissimo poi non ci basta, perché vogliamo sempre di più.”

Quando hai scritto Giocare e basta e più in generale quando scrivi una canzone per chi scrivi?

“Scrivere per me è una necessità, esternare emozioni semplicemente parlando è più difficile e quindi le scrivo perché trovo più intimo essere insieme ad una chitarra o ad un pianoforte, in quel momento non ti senti giudicato, è una sorta di terapia che mi aiuta mentalmente. Poi se mi rendo conto di aver un messaggio forte in mano sono contenta di condividerlo con gli altri.”

Hai parlato di giudizi, come vedi il continuo giudicare il prossimo sui social?

“Noto che la mia generazione si sta svegliando, ho fiducia che i nostri figli saranno migliori di noi. Oggi vieni giudicato per qualsiasi motivo, anche per il tuo aspetto, da persone che non ti conoscono. Una persona la ami per com’è non per come appare.”

Progetti futuri?

Sto lavorando ad un progetto live che svelerò più avanti e spero in bel 2023, di più non posso dire (ride).”

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