Francesco Maria Gallo: Orlando Opera rock è un ponte tra due mondi

Francesco Maria Gallo: Orlando Opera rock è un ponte tra due mondi

Il nuovo album di Francesco Maria Gallo ispirato dall’omonimo romanzo di Virginia Woolf

Dall’album è tratto l’omonimo lungometraggio che è stato proiettato in anteprima al Cinema Teatro Orione di Bologna lunedì 29 maggio.

Dopo il successo di “Inferno Opera Rock”, l’album dedicato alla celebre cantica della Divina Commedia, Francesco Maria Gallo torna sulle scene musicali con “Orlando Opera rock”,  il nuovo album ispirato dall’omonimo romanzo di Virginia Woolf, disponibile sulle piattaforme streaming e in digital download https://lnk.to/jME7L72o  (prodotto dall’etichetta discografica bolognese SanLucaSound e distribuito da Tunecore).

Il nuovo progetto discografico di Francesco Maria Gallo, attraverso un’inedita sovrascrittura, rappresenta la prima opera rock ispirata all’omonimo romanzo di Virginia Woolf. “Orlando Opera Rock” è un concept album che narra la storia dell’umanità attraverso un lavoro di sovrascrittura della propria libera interpretazione dell’opera e dei personaggi, che in questo disco raccontano la propria verità. Un percorso musicale e lirico che narra il viaggio di un Orlando inedito, ripercorrendo la linea temporale a partire dalla crocefissione di Gesù sino ad arrivare ai giorni nostri. Il protagonista è un poeta alla ricerca dell’amore perduto, che migra da un’epoca all’altra. A volte come protagonista degli eventi, a volte narratore di alcuni momenti chiave della storia umana. 

Francesco Maria Gallo è un cantautore, autore televisivo, storyteller, comunicatore. Ha scritto diversi format televisivi per Rai 1 e Rai 2 tra i quali “Suicidi Letterari: Morire di penna nel ‘900” (Rai 2), “Il Premio per il Lavoro” (due edizioni per Rai 2 e una edizione per Rai 1) e “The voice of ethics” (TED televisivo sull’etica dell’innovazione trasmesso in diretta su piattaforma Sky). Ha collaborato con Silvia Ronchey e Beppe Scaraffia come consulente autorale al “Festival della poesia di Sanremo” (Rai 2). È stato fondatore, frontman e autore dei Calabrolesi Rock Band e successivamente di Legality Band Project, entrambe rock band che promuovono etica e legalità. Nel 2010 ha ricevuto il Leone d’oro di Class CNBC per la comunicazione sociale. Nel 2021 scrive e pubblica “Inferno Opera Rock”, ispirata alla prima cantica della Divina Commedia. 

Arrangiato dal Maestro Renato Droghetti, l’album è composto da 12 brani inediti e dalla nuova versione di “Ventu”, brano originariamente pubblicato nel 2010, che si caratterizza per l’unione tra le sonorità tipiche del rock e del progressive e la drammaticità dell’opera letteraria. Il disco vanta la partecipazione di numerosi artisti italiani di fama internazionale, come il chitarrista Ricky Portera, il bassista Pier Mingotti il chitarrista Pietro Posani, il batterista Stefano Perez Peretto, le flautofonie di Simona Rae e la giovane rapper Anna Padalino. 

L’ascolto dell’album porta a compiere un viaggio attraverso i diversi punti di vista dell’amore. Secondo me l’amore è un vuoto che assorbe tutte le emozioni e le vibrazioni che l’altro ci trasmette e che, quindi, si colma dell’altro. È come se tra due persone ci fosse uno scambio di emozioni, sensazioni e vibrazioni che vanno a riempire questo vuoto che c’è in ognuno di noi e viaggiando insieme al protagonista, che è un poeta alla ricerca dell’amore perduto, ogni canzone trasmette una visione diversa dell’amore. Amore inteso come dolore, privazione, scoperta e rivoluzione quindi un concetto d’amore universale, inteso anche come amore per se stessi.

“Hai colto perfettamente l’essenza di Orlando Opera rock! L’amore è anche dolore, sofferenza, gioia, meraviglia e scoperta, l’amore è tutto ciò che c’è nel bene e nel male, nel bianco e nel nero, nel buio della notte e nella luce dell’alba. Tutto ciò che è intorno a noi è amore. L’amore è anche un vuoto quando ti viene a mancare qualcosa o qualcuno e senti quella sensazione irriducibile di vuoto che è proprio quella sensazione di assenza, il vuoto è una delle tantissime declinazioni dell’amore. Se non ci fosse stato amore allora non ci sarebbe stata quella sensazione di vuoto. Pensa all’universo che esprime l’amore della creazione, basti pensare a ciò che ha creato l’esplosione di una nana bianca. Pensiamo anche alla dialettica fra due persone: è un atto di amore verso se stessi.”

Com’è nata l’idea di  questo album e del precedente Inferno Opera Rock?

Io ho studiato al DAMS e partecipai ad un seminario sulla Divina Commedia tenuto dal Maestro Eco. Ci andai a parlare e gli raccontai le sensazioni che avevo provato e mi chiese quali fossero i miei interessi ed io gli risposi che ero un musicista. Il Maestro Eco mi disse che visto comero stato colpito dalla Divina Commedia avrei dovuto abbinare la letteratura alla musica e così è nato Inferno Opera Rock. Poi, essendo amante dei libri di Virginia Woolf, mi sono reso conto che Orlando si prestava benissimo ad una mia opera. Una volta finito mi sono accorto che Orlando Opera rock è la prosecuzione dell’Inferno Opera rock. In Inferno racconto il dramma personale di alcuni personaggi che hanno subito delle ingiustizie mentre con l’Orlando intraprendo un viaggio alla scoperta dell’umanità, tutto ciò che ha subito nel bene e nel male. Tutto questo mi porta ad una terza opera che ci sarà tra un paio d’anni che è  L’elogio alla follia di Erasmo da Rotterdam.”         

Qual è quindi il significato di Orlando Opera rock?

“Ho voluto creare un ponte tra due mondi molto diversi tra loro, ma allo stesso tempo complementari. Spero che il pubblico possa apprezzare il mio lavoro e che possa viaggiare nel tempo con Orlando, quel personaggio di Virginia Woolf che ha ispirato molti artisti del cinema, del teatro internazionale e il sottoscritto. Ogni epoca ha i suoi orrori, quelli a nostro carico e di fronte ad ogni orrore c’è chi lo subisce, chi lo perpetra e chi resta a guardare. Ma ci deve essere anche chi trova il modo di dire che così non va e indica o cerca la via o invita a cercarla per cambiare le cose. Questo è il senso della ricerca nel tempo dell’amore perduto di Orlando in questa opera rock. E che la musica ci dia sollievo!”.

Quest’album nasce da un concetto di sperimentazione , anche questo blog nasce da una sperimentazione abbinando la musica alla cucina, da una canzone nasce un piatto.

“Sai, cucinare è il mio hobby preferito. Lavorando con la testa ho bisogno di mettere le “mani in pasta”, è un modo per scaricare tutte le idee che mi vengono in mente. La cucina ti dà la sensazione di essere terreno, materico, ed è bellissimo perché la materia la trasformi, crei, anche cucinare è un gesto sublime d’amore. I piatti sono opere d’arte, la cucina è un’opera d’arte  e danno la possibilità di provare diverse sensazioni e nella complessità di queste sensazioni nasce un’opera d’arte da presentare ai commensali. Ognuno di noi si approccia ad  una qualsiasi opera d’arte che può essere un’opera lirica o una scultura, ne riceve dei segnali che vengono codificati in maniera soggettiva e l’opera d’arte inizia a comunicare alla persona che  esprime quindi  una parte di sé che è una parte di tutto.”

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