Carlo Mey Famularo:"In Cuba Cafè canto gli odori e sapori dell’amore che rende felici"

Carlo Mey Famularo:”In Cuba Cafè canto gli odori e sapori dell’amore che rende felici”

Il cantautore napoletano e interprete della sigla di “Un posto al sole” pubblica il suo nuovo album

È disponibile in streaming e in digital download “Cuba Cafè” (https://makarl.wixsite.com/cubacafe), il nuovo album di Carlo Mey Famularo, il cantautore napoletano e interprete della sigla di “Un posto al sole” dal 1996. 

Cuba Cafè”, distribuito da Believe Digital, contiene 10 brani: 8 inediti scritti da Carlo Mey Famularo e da Max Marcolini, storico co-produttore di Zucchero “Sugar” Fornaciari, che ne ha anche creato l’arrangiamento, 1 cover del brano di Zucchero “Hey Man” e il brano “Un Posto al Sole”, sigla dell’omonima serie tv, riproposto in una nuova versione e arricchito dalla voce della cantante Stefania Orrico. L’art-work del disco è a cura di Dario Frattolillo, le foto di Amy Eoukich.

«Cuba Cafè è un album che ho sempre desiderato scrivere e finalmente sono riuscito a trovare la giusta ispirazione per realizzarlo – dichiara Carlo Mey Famularo– È nato durante la pandemia e parla di cose belle: degli odori, dei sapori, dell’amore che rende felici e che ci fa sentire vivi»

Com’è nata l’idea di questo album?

“Questo album nasce dal mio fortunato incontro con Max Marcolini, che ho conosciuto a Milano durante la presentazione dell’ultimo album di Zucchero, è nato subito un feeling tra noi: «Tra i musicisti sai com’è?» O nasce un feeling o non nasce niente (ride). Quindi abbiamo iniziato a lavorare insieme, avevamo pensato ad un singolo e poi è venuto fuori un album perché durante la pandemia, come tutti gli artisti, siamo rimasti fermi in casa, ma nella mia mente c’era questa voglia di viaggiare e di rivedere i posti che avevo visto di recente e Cuba è stata la meta del mio viaggio fatto di musica e note, quindi sono stato bene anche se chiuso in casa. Le note mi hanno aiutato a superare quel periodo e mi hanno dato la possibilità di produrre il miglior album che io abbia mai prodotto.”  

Infatti leggevo che hai dichiarato che questo è stato l’album che avevi sempre desiderato produrre. Possiamo dire che tutta questo che abbiamo vissuto ti ha dato il coraggio di scriverlo?

“Esatto, è  proprio questo perché nelle difficoltà si trova il genio che resta lì in attesa che tu lo provochi. I pensieri erano tanti in quel periodo però la voglia di vivere e di tornare a viaggiare mi hanno dato la possibilità di scrivere questo disco e raccontare cose che magari non avrei mai raccontato prima. Questo disco è autobiografico, parlo delle cose che sono andate bene e cose non sono andate poi così bene, in sostanza è stata come una seduta psicologica e con la pandemia ho trovato il coraggio di scrivere cose che prima non avrei scritto. Durante le zone rosse e lockdown avevo i miei permessi per recarmi in studio, ricordo che eravamo in tre nel treno mentre andavo a La Spezia a registrare i brani. Io non mi sono mai preoccupato della solitudine, perché la solitudine non esiste, tu puoi stare in mezzo alla gente ed essere solo lo stesso.”

Ph. Amy Eoukich

Quindi questo viaggio a Cuba sulle ali delle note rappresenta il viaggio della tua vita, è un viaggio che racconta te stesso?

“Se io volessi raccontare me stesso mi vedrei come quei grandi scrittori o pittori che alla fine della propria vita si trovano su un’isola bella come Cuba (ride). Negli anni precedenti ci è stata tolta la vita, per noi musicisti la vita è fare concerti e socializzare con le persone e quindi o se ne veniva fuori più forte oppure era davvero un disastro.”

Se volessimo trovare un’unica rotta che unisca tutte le canzoni di questo tuo viaggio quale sarebbe?   

“Mi piace pensare al caffè, perché quando penso al caffè penso al calore di una storia d’amore, penso alla passione. È come quando tu stai conoscendo una persona a cui poi vuoi bene e che pensi sia la persona giusta e poi quando vivi la storia questo caffè è molto forte, molto bollente, poi però quando si raffredda stai arrivando alla fine della storia. Quindi per me il caffè è il filo conduttore.”

Nell’album oltre ai tuoi brani c’è una cover di una canzone di  Zucchero. Perché proprio Hey Man?   

“È una canzone che ho sempre amato e poi io seguo Zucchero dai tempi di Rispetto. Fare quella cover mi ha ricordato un periodo bellissimo della mia vita che coincise con l’uscita del suo album “Blue’s” e poi perché  Hey Man è una caznone che parla dello stare insieme, parla di musica. Zucchero l’ha dedicata ad un grande musicista ed io, in questo caso, l’ho dedicata a lui perché se oggi in musica mi devo riferire a qualcuno mi riferisco a Zucchero come cantautore.” 

Dopo “Un giorno in più”, “Soul Cafè” e “Donna nera”, è online il videoclip di “Spirito(https://youtu.be/XL_Tc54fCS0), l’ultimo brano estratto dall’album “Cuba Cafè”.  Il videoclip diUn giorno in più(https://youtu.be/x2HxkRv9GhM), brano realizzato con la produzione di Max Marcolini, è presente anche sul sito della Biennale di Luanda 2021, promossa dall’UNESCO e sostenuta dall’ Ambasciata Italiana in Angola. 

Ho notato un particolare in quasi tutti i video che tu hai pubblicato e cioè si vedono tante persone ma mai insieme, sono sempre da sole, come mai questa scelta?

“Nei video mi piace sempre fare la parte del racconta storie, non mi piace interagire con i personaggi. Mi piace ci sia quel distacco perché così si dà più importanza alla musica piuttosto che alla storia in sé. Come vedi nei video sono sempre protagoniste le donne, le presenza femminili sono importanti,  quindi non mi piace contaminare la scena. Poi non si sa mai i prossimi video cambio idea (ride) .”

Ph. Amy Eoukich

Il ricavato dell’albumCuba Cafè verrà devoluto all’Associazione benefica Emergenza Musica, di cui Carlo Mey Famularo è responsabile in Italia insieme al dott. Mauro Gallo, che si prefigge di regalare strumenti musicali ai ragazzi dei ghetti più poveri dell’Africa occidentale seguendo lo slogan “mettiamo strumenti di pace nelle mani dei ragazzi” (https://makarl.wixsite.com/musicemergency).

Una parola da poter abbinare al tuo album è anche solidarietà.

“Si, io sono legato ad un progetto molto importante e voglio donare parte dei proventi di questo disco all’acquisto di chitarre acustiche per i ragazzi dell’Africa occidentale infatti avrò un aiuto dell’ambasciata italiana ad Angola. L’intenzione è fare questo regalo a dei ragazzi che hanno bisogno anche di cultura oltre che cibo e vestiti perché è così che si vincono anche le guerre come ci hanno insegnato John Lennon e Bob Dylan. Quindi più streaming e più download ci saranno più chitarre potrà acquistare.”

Quali sono i tuoi progetti futuri?

“Mi sto organizzando perché porterò questo disco in giro per i teatri, ad esempio ad Ottobre sarò al Trianon di Napoli e il mio spettacolo si chiamerà “Un posto al soul”, mi sono ispirato al nome “Un posto al sole”. Soul, anima e sole vanno d’accordo (ride).”

La sigla di “Un posto al sole” va in onda dal 1996 su Rai Tre ed è ascoltata ogni sera da 1,4 milioni di persone in Italia e da 20 milioni di italiani residenti nel mondo, grazie a Rai Italia. Con quasi 6000 puntate in 24 anni, la sigla, e così la voce del cantautore, detengono un record di presenza su una rete nazionale. Proprio per la longevità e la qualità del brano, a cui il pubblico si è sempre dimostrato tanto affezionato, Carlo Mey Famularo ha ricevuto un premio in Canada nel 2019 dalla Soundtrack Film & fiction di Toronto.

Ecco, che cosa rappresenta per te “Un posto al Sole”?

“È stato sicuramente una sorpresa, prima della pandemia io ho girato il mondo da San Pietroburgo a New York ho partecipato a tanti eventi nei quali proponevo la mia musica e tanti altri successi della musica italiana e napoletana e quando mi sono trovato in giro per il mondo, persino a Rio De Janeiro, nei posti gestiti da italiani tutti conoscevano la sigla di Un posto al sole. Visto che questa canzone è molto popolare è giusto che le persone sappiano chi la canta da 25 anni. Tra l’altro sono l’unico cantante italiano di voce maschile che da 25 anni entra in casa delle persone tutte le sere, non per rubare (ride) ma per allietare. Un posto al sole è anche la trasmissione italiana più seguita all’estero e quindi sono tutte sorprese per me. Anche quando sono stato al Master Theater di New York con Fausto Leali, Clementino e tanti altri artisti il pubblico, circa 1500 persone, cantava Un posto al Sole (ride). Quindi molte soddisfazioni e sorprese.”

È possibile prenotare una copia in formato vinile diCuba Cafèaccedendo al link https://makarl.wixsite.com/prenotacubacafe oppure mandando una e-mail a carlomeyfamularo@yahoo.it

Questa la tracklist di “Cuba Cafè”: Cuba Libero”, “Ahi Mi Rovinahi”, “Soul Cafe”, “Donna Nera”, “Non Mi Rompere il Blues”, “Sentirò il Vento”, “Spirito”, “Un Giorno In Più”, “Un Posto Al Sole”, “Hey Man”.  

Carlo Mey Famularo, è un cantautore e musicista napoletano, noto come l’interprete maschile della sigla della celebre soap-opera italiana “Un Posto Al Sole”.  Inizia la sua carriera musicale nel 1991, suonando con Billy Preston e Sam Moore in una data della loro tournée Italiana. Nel 1994 è ideatore di “Canzoni per la Vita” (Warner Music), album a cui partecipa con un brano, insieme ad artisti come Ivan Graziani, Paolo Vallesi e Lighea. Nel 1996 interpreta insieme a Monica Sarnelli la sigla musicale della soap-opera “Un Posto al Sole”. Nel 1997 esce “Spiritonero”, il primo album da cantautore di Carlo Mey Famularo, distribuito da Rti Music mediaset group. Nel 2002 esce l’album “Konfusione”, distribuito da Sony Music Italia e realizzato da musicisti del calibro di Massimo Riva (chitarrista di Vasco Rossi). Nel 2005 pubblica il terzo album “Night Club”, interamente registrato a Toronto e prodotto da Joel Joseph e Kenny Moran (musicisti di Nelly Furtado e produttori di Earth Wind and Fire). Nel 2014 pubblica la raccolta “Fragile Collection 2014”. Nel 2018 realizza il suo quinto album “Accadrà” in cui figurano collaborazioni con musicisti quali Paolo Costa, Giorgio Cocilovo, Fabrizio Fedele, Ernesto Vitolo, Luca Rustici, Joel Joseph e Kenny Moran. A giugno 2020 pubblica “Soul Cafè” il primo singolo che anticipa l’album “Cuba Cafè”. Nel 2020, Carlo Mey Famularo, riceve un premio dalla Comunità Italiana al Festival Italiano “Bronx” da parte del sindaco di New York Bill de Blasio, e nel 2022 ritira a Sanremo il prestigioso premio AFI/Lucio Dalla (Associazione Fonografici Italiani) per i 25 anni di presenza della sua voce nella celebre sigla televisiva che ha raggiunto il record di 6.000 puntate.

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https://www.youtube.com/channel/UCzzUqsgieOg8yzmKE4dWXcA/videos

https://www.carlomeyfamularo.com/

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