CdA: Gli Occhi dei giganti è un invito a non fuggire dalle proprie emozioni
Gli occhi dei giganti è il nuovo brano dei CdA, già disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale
È disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Gli Occhi dei Giganti”, il nuovo singolo dei CdA.
I CdA sono Matt Mancuso, David Cherubini, Simone “Billo” Tomei e Lorenzo “Lorenz” Cicerchia e nascono a Roma nel 2014 con l’obiettivo di portare sui palchi di tutta Italia le sigle dei cartoni animati più amati trasmessi dagli anni ‘70 fino ad oggi. Grazie ai loro elettrizzanti arrangiamenti in chiave Rock e a un vero e proprio Show completo di sketch e video proiezioni ad hoc, riescono a divertire, appassionare e far rivivere emozioni sopite dal tempo.
“Gli Occhi dei Giganti” è un brano che racconta di come le persone che appaiono più spaventose o imponenti, come i giganti, possono nascondere un cuore gentile o una storia difficile che le ha rese così. Il pezzo invita l’ascoltatore a non farsi intimorire dalle apparenze e a prendersi il tempo di conoscere davvero le persone.
Ascoltando “Gli Occhi dei giganti” mi è venuto in mente il pregiudizio e l’ascolto di sé. Il pregiudizio perché proprio nel ritornello cantate “Non correre anche gli occhi dei giganti hanno lacrime” perché anche quelle persone che sembrano essere forti e che spiccano tra gli altri per sicurezza in se stessi, hanno le loro debolezze. Ascolto di sé perché cantate “cerchi fuori ma è dentro la chiave che ti libererà” ed è solo ascoltando se stessi che si riesce a comprendere e conoscere il Sé più vero.
“Quello che volevamo trasmettere con la canzone è proprio questo! Ogni brano che pubblichiamo è ispirato ad un anime e il progetto al quale stiamo lavorando è proprio quello di creare canzoni ispirate agli anime. In questo caso “Gli occhi dei giganti” è ispirato a “L’attacco dei giganti”. Con questo brano vogliamo dire che non ci dobbiamo mai fermare all’apparenza e che è proprio negli occhi che si cela la verità di una persona. Molto spesso le persone creano una corazza per affrontare la quotidianità e quindi bisogna comprenderne il motivo.”
Abbinare ogni canzone ad un anime nasce da una vostra passione, cioè quella di rivedere in chiave rock le sigle dei cartoni animati dagli anni ‘70 ad oggi.
“Esatto, infatti questo è un progetto che nasce nel 2014, con lo scopo di creare degli arrangiamenti in chiave rock delle sigle dei cartoni animati che tutti noi conosciamo. Dal 2022 abbiamo deciso di fare quel passo in più e di scrivere dei nostri brani originali, è stata proprio una nostra necessità.”
Quanto i testi delle canzoni di quei cartoni animati hanno influenzato i vostri brani, perché quei testi, soprattutto dei cartoni animati anni ‘70 e ‘80 raccontavano delle storie a differenza di quelli di oggi?
“Hai ragione noi ci siamo ispirati a quei testi perché il significato delle parole negli ultimi anni si è perso a differenza di quello che accadeva dagli anni ‘70 in poi. Secondo me non c’è bisogno di spiegare il significato di un brano perché poi ognuno di noi può capirlo in modo molto personale. I nostri brani hanno sicuramente un significato e per noi è molto bello capire cosa hanno recepito le persone senza che gli diciamo nulla. Per me è stato molto bello sentire cosa avevi colto tu ascoltando il brano e anche se tu non avessi centrano in pieno il significato del brano, sarebbe stato bello ugualmente sentire un’altra versione.”
Il testo de “Gli occhi dei giganti” nasce da un’esperienza personale?
“Si, nasce da un’esperienza personale di Matt, il cantante del gruppo, che ha voluto raccontare attraverso il brano un’esperienza personale che e poi è coincisa con la storia raccontata nell’anime “L’Attacco dei giganti” che tratta proprio questi temi e quindi ci è piaciuto abbinarli. Come dicevi tu, è molto importante il mood che ispira questa canzone perché c’è stato uno studio molto meticoloso sul brano. I brani nascono da riff e da armonie poi ognuno di noi del gruppo mette delle proprie idee e una volta creata una struttura ci dedichiamo a scrivere melodia e testo. Questo brano, come i precedenti due, nasce prima dalla musica.”
Per i prossimi brani a quali anime vi state ispirando?
“Il primo brano che abbiamo fatto uscire era ispirato a One-Punch Man e si chiama “Come un pugno” ed ha una chiave rock, un altro brano “You & I” era ispirato a “Demon Slayer” e stiamo lavorando ad altri anime ma che non voglio spoilerare ma posso dirti che stiamo lavorando insieme ad un’orchestra, non dico altro.”
Parlando di orchestra e arrangiamenti in chiave rock mi fai venire in mente il periodo prog
“Esatto, noi siamo amanti delle armonie particolari. Ad esempio, sulle strofe de “Gli Occhi dei giganti”, ci sono tanti ritmi particolari che sono proprio ispirati dal prog e questo lo riproponiamo spesso nei nostri brani.”
Biografia
“CdA” nascono a Roma nel 2014 con l’obiettivo di portare sui palchi di tutta Italia le sigle dei cartoni animati più amati trasmessi dagli anni ‘70 fino ad oggi. Grazie ai loro elettrizzanti arrangiamenti in chiave Rock e a un vero e proprio Show completo di sketch e video proiezioni ad hoc, riescono a divertire, appassionare e far rivivere emozioni sopite dal tempo.
L’effetto nostalgia che attivano i CdA quando salgono sul palco fa venir voglia di scoprire, sigla dopo sigla, quale sarà il prossimo ricordo ad uscire dal cassetto. Dal 2022 affiancano a quello delle cover un nuovo percorso che li porta a scrivere brani inediti inerenti il mondo degli anime giapponesi. I primi singoli “Con un pugno” (One Punch Man) e “You & I” (Demon Slayer) sono disponibili in tutti gli store e le piattaforme digitali. Dopo quasi dieci anni di attività, i CdA vantano collaborazioni con molti doppiatori e artisti del campo musicale e dell’animazione, nonché l’essersi esibiti in numerosi locali prestigiosi e l’aver calcato i più famosi palchi italiani. Apparizioni in articoli di giornale, rubriche radiofoniche e trasmissioni televisive completano il curriculum vitae di questa band di ragazzi romani pronti a portare a termine la loro missione alla fine di ogni concerto: far divertire ed emozionare fino all’ultimo spettatore.
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