Isotta: Minuscola è il coraggio di sbagliare
Minuscola è il titolo del nuovo album di Isotta, già in digitale ed in rotazione radiofonica
Il flusso del nostro tempo è influenzato dalle scelte che facciamo, ad ogni scelta la nostra linea del tempo subisce una variazione. Giusta o sbagliata che sia, la scelta va fatta, dobbiamo trovare il coraggio di scegliere, dobbiamo trovare il coraggio anche di sbagliare perché ogni scelta ci porta, un passo alla volta, verso la scoperta del vero Io e ci porta ad incontrare per “caso” persone che possono cambiare la nostra vita. Ogni scelta ed ogni emozione vissuta ci porta ad allargare il nostro tempo “facendolo vivere non solo in lunghezza ma anche in larghezza” come diceva Luciano De Crescenzo. “Chi sono io” è una domanda ricorrente lungo il cammino del tempo e se questo cammino viene intrapreso accompagnati dal suono della voce di Isotta che è terapia per l’anima perché placa ogni sua turbolenza, che la prende per mano infondendole pace, risulterà più semplice trovare la risposta alla nostra domanda.
Il coraggio di sbagliare, vivere il presente e il chiedersi Chi siamo sono, tra gli altri, i temi contenuti nel nuovo album di Isotta, “Minuscola” (etichetta Apollo Records, distribuzione Ada Music Italy) già disponibile in digitale ed in rotazione radiofonica. In contemporanea in rotazione radiofonica il singolo “Mi piace il caso”.
Minuscola è una sensazione?
“È la sensazione di fronte al nostro senso di inadeguatezza, alle nostre paure ed al sentirsi deboli pur non volendolo essere perché vogliamo sempre far vedere di essere forti e vincenti, padroni della situazione. E quindi è un voler ammettere gli sbagli e le debolezze. Tutti, nel profondo di noi stessi, sappiamo di essere deboli, sappiamo di essere fallaci e che da un momento all’altro possiamo cadere, solo che non lo vogliamo raccontare ed ogni canzone dell’album ricorda questo aspetto. È un segno di forza riuscire ad ammettere di essere deboli e che tutto possa sfuggirci di mano da un momento all’altro. Poi era da un po’ che mi ronzava in testa questa parola “Minuscola”, mi piaceva tantissimo dirlo nella frase della mia canzone “Hawaii” quando faccio riferimento ai cavalloni e mi sento minuscola. Il titolo dell’album volevo richiamasse il senso della paura e dell’insicurezza, poi un giorno, mentre stavo cantando Hawaii, mi venne in mente la sensazione che mi provocava la parola minuscola e così ho deciso il titolo.”
Anche in quest’album ho trovato la ricerca di se stessi ma da un punto di vista diverso rispetto a Romantic Dark. In Minuscola ho trovato il dualismo Dio e Diavolo inteso come la parte migliore e peggiore di noi, scelte giuste e scelte sbagliate. Per capire chi siamo davvero dobbiamo rivolgerci anche alla parte peggiore di noi stessi e analizzare anche le scelte sbagliate che facciamo.
“In porno amatoriale infatti faccio riferimento al diavolo perché spesso quello che siamo non ci piace e cercare di scoprirci è doloroso perché scopriamo aspetti di noi stessi che non avremmo mai pensato o che magari abbiamo sospettato e che non volevamo che venissero fuori.Chiedere al diavolo chi siamo piuttosto che chiederlo a Dio e anche perché spesso non ci cerchiamo per paura di quello che potremmo trovare. Quindi, per avere un quadro completo di noi, dobbiamo rivolgerci anche alla parte peggiore.”
Una particolarità che ho notato in questo album, a differenza di Romantic Dark nel quale c’erano molti richiami al Luna Park, è il riferimento in ogni canzone, tranne Fantacalcio, agli animali.
“Il riferimento agli animali, oltre che essere un mondo che mi piace, è un riferimento ad un modo di vivere senza farsi troppi problemi. La loro calma ed il loro modo di vivere mi rilassa e mi insegnano a stare nel presente perché gli animali riescono a vivere nel presente. Nel disco ricorre sempre questo tema del vivere il momento presente senza essere sempre proiettati verso il futuro o al passato.”
Hai lanciato l’album con il brano “Mi piace il caso”, cosa ci racconta questa canzone e nel video che l’accompagna ho notato che ricorre frequentemente il numero 3 ed un riferimento al romanzo “Il Giro del mondo in 80 giorni”. Il tre l’ho interpretato facendo riferimento alla Kabbala e cioè il tre associato alla terza lettera dell’alfabeto ebraico: Ghimel ג. La forma della lettera richiama la figura di una persona in procinto di correre, quindi la spinta ad uscire da sé e dalle proprie limitazioni. È la volontà di crescere e di uscire dalle nostre abitudini andando nella direzione del nostro vero Sé e cioè alla parte più vera di noi.
“Io credo molto nel caso e nella corresponsabilità tra noi e il caso è quell’energia che ci spinge a trovarci in determinate situazioni. Il tre è un numero al quale sono legata tanto, infatti su uno degli In-ear ho fatto mettere un fuoco con tre punte a simboleggiare io ed i miei genitori. Mentre il riferimento al romanzo “Il giro del mondo in 80 giorni” perché volevo dare il senso di un viaggio perché la vita è un viaggio, perché per me scrivere questo disco è stato un viaggio nel quale ho incontrato molte persone e sono felicissima sia a livello umano che musicale. Tutti gli autori che hanno collaborato con me come Calvetti, Stefanini, Diego Mancino, Marta Venturini, Veronica Rauccio e Cannella hanno saputo dare un valore aggiunto a tutto il progetto.”
Venendo ad “Al di là della felicità” canzone contenuta nell’album quando l’ho ascoltata ho letto per sbaglio “Aldilà della felicità” e questo mi ha dato una chiave di lettura diversa della canzone comunque attinente al testo vedi il riferimento al cuore nella scatola nera o l’autostrada dove non arriva Radio Maria che tu canti. Come se ci fosse, quindi, un Aldilà che va oltre la felicità, al tempo e allo spazio.
“È vero, ci avevo pensato anche io, in effetti mi piaceva pensare ad un’aldilà della felicità. Nella canzone lo possiamo intendere con un qualcosa oltre la felicità. In questa vita la felicità la puoi trovare e sperimentare e di là per certo non lo sappiamo se ci sia. Al di là della felicità rappresenta la nostra voglia di evasione, la nostra ricerca di sicurezze in una vita che sicurezze non le può dare. Anche ad esempio in Monumentale da passeggio si gioca con le parole infatti Monu-Mentale relativo alla mente o Monumentale come monumento. Questa canzone mi piace tantissimo perché mi fa pensare molto e mi trasmette varie sensazioni.”
Monumentale da passeggio cosa ci racconta?
“Questa canzone è il racconto di una passeggiata durante la quale ogni cosa che vedi ti rimanda ad immagini, ad esempio un vascello in una pozza o nell’odore di un fiore che può essere un rimando al profumo della casa della propria madre. È la realtà e la fantasia che si mischiano, è come se la realtà, a volte, non ci bastasse e quindi c’è la ricerca di un qualcosa che vada oltre. È un invito a venire a passeggiare con me scoprendo realmente chi siamo e non per quello che appariamo.”
Hikikomori invece cosa ci racconta?
“In questa canzone volevo dare il senso della prigionia totale, quel senso di prigionia che ci da la nostra mente perché, spesso, non siamo mai padroni dei nostri pensieri anzi è esattamente l’opposto e cioè che sono i pensieri ad essere padroni di noi. Non riusciamo a scegliere che pensieri avere ed è come essere in balia della mente.”
The Boys, altra canzone contenuta nell’album, si riferisce alla serie Tv nella quale i Supereroi proprio così eroi non sono, è come un voler apparire diversi da quelli che siamo realmente?
“Sì è vero, si credono Supereroi invece hanno delle turbe pazzesche. Cantare questa canzone, in particolare il ritornello, mi emoziona tantissimo. Vorrei che da questo disco trapelasse il dover sbagliare, il non aver paura di sbagliare perché l’ho avuto per tanto tempo e ce l’ho tutt’ora, è anche un modo per spronare me stessa. Buttarsi nel vuoto a volte fa paura ma se è quello che ti dice la tua anima lo devi fare per forza, secondo me.”
Scelte che ritroviamo anche in “Un pugno al muro” quando canti che “in preda alla ragione faccio solo scelte sensate”. Nel senso che scegliamo sempre con la mente quando, a volte, dovremmo far scegliere alla nostra anima perché apparentemente potrebbe non essere la scelta migliore ma poi si rivela essere quella giusta.
“Si esatto, una scelta che ti può portare a sbagliare ma almeno hai sbagliato a modo tuo, è come si diceva a scuola: «Non copiare perchè se sbagli almeno sbagli con la tua testa (ride)». Si, il senso della canzone è quello e poi dice che alla fine di tutto “mi commuovono le cazzate”. Quando una persona è forte non si può far abbattere facilmente.”
Altri brani contenuti nell’album sono Finché noia non ci separi: parla dello stato d’animo che racconta meglio di qualunque altro la totale mancanza di amore: “quell’amore di cui si fa un gran parlare è indefinibile, indefinito, instabile, labile, effimero, volatile, sfuggente, mentre la noia è lo spazio tra le parole, la sostanza che grava sui pensieri, è la resa, la fuga, l’abbandono, il vuoto che ci riempie”. La Festa viaggia sul filo sottile e tagliente del rasoio: “procede il cammino instabile delle relazioni umane e ancora più quando in questo compare quel sentimento straordinariamente indefinibile che ci illudiamo di poter fotografare con il termine “amore”. L’amore quando non si fa: “opportunità, possibilità, occasioni, sfide non accettate ma non sempre per mancanza di coraggio”. A seguire Licantropo racconta la storia di una persona che si trasferisce in una città dove spera di realizzare il sogno della sua vita ma ben presto viene inghiottito dalla città stessa che non è ciò che pensava. Fantacalcio canta la paura di vivere e della casualità che gioca un ruolo fondamentale nelle nostre scivolose esistenze.
Isotta Carapelli, in arte Isotta, è una cantautrice nata a Siena nel 1992. Inizia a cantare e a prendere lezioni di canto all’età di 5 anni. Influenzata fin dalla tenera età dai più grandi cantautori italiani e stranieri, inizia a scrivere le sue canzoni all’età di 14 anni, e a partire dai 16 anni si esibisce dal vivo con svariate formazioni musicali. Nel 2021, vince il premio Bianca d’Aponte con il brano “IO” (Guarda qui). Sempre nel 2021, ad ottobre, esce “Palla Avvelenata” con video (guarda video). A gennaio 2022, esce il singolo “Bambola Di Pezza” (Etichetta: Women Female Label & Arts / Distribuzione: Artist First), accompagnato dal videoclip con la regia di Renato Nassi GUARDA VIDEO. Il disco d’esordio Romantic Dark (etichetta Women Female Label & Arts / distribuzione Artist First – ASCOLTA QUI) è stato prodotto ed arrangiato da Pio Stefanini, con il quale Isotta ha scritto la maggior parte dei brani e condiviso il linguaggio musicale e sonoro che ha portato alla realizzazione di questo suo primo lavoro discografico. Altri singoli estratti dal disco sono “Psicofarmaci” (GUARDA VIDEOCLIP), “Cryptocornuta” (GUARDA VIDEOCLIP) e “Doralice” (GUARDA VIDEOCLIP). Un 2022 pieno di riconoscimenti per Isotta: ha raggiunto la finale a Musicultura 2022, conquistando il Premio della Critica “Targa Piero Cesanelli” e il Premio Afi a Musicultura 2022 e ha raggiunto la cinquina finale per la Targa Tenco “Miglior album d’esordio”. Inoltre, in questi ultimi mesi, ha aperto i concerti di Madame, di Simona Molinari, di Raphael Gualazzi e Sonohra.
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