Doralice: un ponte tra i ricordi

Doralice: un ponte tra i ricordi

Il nuovo singolo della cantautrice toscana estratto da “Romantic Dark” è “un singolo che racconta la nostalgia degli anni magici del periodo dell’infanzia”

È in rotazione radiofonica “Doralice” (ascolta qui), nuovo singolo di Isotta estratto da Romantic Dark (etichetta Women Female Label & Arts / distribuzione Artist First – ASCOLTA QUI)

Nella vita commettiamo “mille errori” ed arriva un momento nel quale decidiamo di affrontarli togliendoci la benda che riporta la luce nella parte oscura della nostra mente, è come essere nascosti in un castello, in quella fortezza inespugnabile che accuratamente negli anni abbiamo costruito per tenere fuori tutti gli errori commessi, soltanto per paura di affrontarli. 

Il caldo e puro abbraccio di un ricordo d’infanzia ci può dare la forza di rialzarci  accompagnandoci, mano nella mano, attraverso le vuote stanze del castello verso quella via di fuga segreta che ci permetta di lasciarlo per poi superare il ponte che ci porta al di là del fiume dei nostri ricordi, un ponte sul quale affrontiamo i nostri errori e troviamo il nostro Io.

E quando la vita ci porterà a costruire un’altra fortezza, anche se bendati,  avremo una consapevolezza di noi stessi diversa e sapremo come e quando uscirne. 

Romantic Dark è un disco di 13 tracce in cui Isotta riversa tutti i suoi sentimenti e i suoi stati d’animo, in cui racconta la sua vita, i legami umani, le difficoltà quotidiane, le fragilità, la violenza, sotto ogni sua forma. Tracklist: Intro, “Io”, “Doralice”“Cryptocornuta”, che racconta la magia di un’esistenza dalle molteplici possibilità. Con “Psicofarmaci”, Isotta fa riferimento a tutto ciò che la mente crea per sopportare il peso della vita e assecondare il bisogno di sicurezza. “Kebab” è un’ode all’irrazionalità delle nostre preferenze. “Un due tre Stella” è un brano in cui si mette in evidenza la paura di lasciarsi andare in questo illusorio Paese dei Balocchi. “Pornoromanza” racconta una storia di revenge porn. Attraverso “Palla avvelenata” vengono affrontati i mostri dell’infanzia attraverso gli occhi maturi. “Hawaii” parla della mancanza di sintonizzazione tra l’illusione di ciò che pensiamo ci manchi e ciò che davvero ci manca. “Bambola di pezza” parla di rapporti di coppia tossici. “Tecniche di sopravvivenza” nonché efficaci espedienti per superare le difficoltà del quotidiano. L’album chiude con “Ti amo ma ho da fare”, canzone che traccia lo scorcio del labirinto sotto la parola “amore”.

©_ANGELO_TRANI
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